Scelta distro Linux

Scelta distro Linux

Linux è considerato il sistema operativo ideale per programmatori e sviluppatori, ma nel corso degli anni abbiamo assistito a numerosi tentativi di renderlo più accessibile e alla portata di un pubblico più vasto e meno esperto.

Installare Linux sul proprio PC può essere utile per vari scopi, da quelli puramente didattici a obiettivi maggiormente professionali, come ad esempio la gestione di reti e sistemi.

Linux è considerato il sistema operativo ideale per programmatori e sviluppatori, ma nel corso degli anni abbiamo assistito a numerosi tentativi di renderlo più accessibile e alla portata di un pubblico più vasto e meno esperto.

Linux attualmente è disponibile in svariate versioni conosciute come flavor (sapori) o distro (distribuzioni).

Ciò è dovuto al fatto che Linux è così incredibilmente configurabile da aver dato origine a diverse varianti pensate appositamente per andare incontro alle più disparate esigenze degli utenti.

Inoltre, già da qualche anno, è possibile installare Ubuntu anche sugli smartphone.

Sebbene, con qualche limitazione, adesso potete utilizzare il vostro account Google senza intoppi su Ubuntu Touch, per un sistema operativo orientato alla privacy.


Nascita delle distro


Alcuni sviluppatori, quindi, prendendo spunto dall’insoddisfazione di molti utenti Windows, hanno provato a realizzare delle versioni con un’interfaccia molto simile al celebre sistema operativo di Microsoft nel tentativo di rendere Linux più appetibile.

Tuttavia, esistono anche numerose distribuzioni che rimangono invece più focalizzate su contesti specifici come la programmazione o le applicazioni scientifiche, o su altri aspetti come la sicurezza, la gestione delle risorse del sistema e simili.

Tutte le distro, anche se differenti, supportano i vari software per Linux, così come qualsiasi applicazione basata su cloud che funziona attraverso un browser.

Tuttavia, ogni distribuzione viene fornita con un numero più o meno limitato di software in bundle: alcune si presentano con molte applicazioni di base già preinstallate, mentre altre hanno il minimo indispensabile.

Linux è altamente personalizzabile, andando ben oltre le reali necessità degli utenti Windows o Mac. 

Probabilmente, vi starete chiedendo perché non ci siano le distro più popolari, come Ubuntu e Mint.

Si tratta senza dubbio di due ottime distro per principianti, ideali per muovere i primi passi nel mondo del pinguino, tuttavia, ho preferito dare spazio a distro più indicate a seconda di quello che potrebbe essere il vostro caso d’uso.

Ciò comunque non toglie che Ubuntu e Mint non siano un’ottima distro da tenere assolutamente in considerazione.


Cos’è una distro Linux


Una distro o distribuzione Linux è un sistema operativo sviluppato partendo dal kernel di Linux.

A differenza di Windows o Mac OS, un sistema operativo Linux consiste di vari componenti open source prodotti e gestiti da organizzazioni diverse.

Sebbene sia possibile ottenere e assemblare tutti i programmi in autonomia, si tratta di un processo molto lungo e difficile da completare senza problemi.

Ecco perché esistono le distro, che fanno tutto il lavoro sporco, decidendo quali software open source usare e presentando il tutto in un formato pronto da usare con un minimo di configurazione.


Come scegliere la distro Linux migliore per le proprie esigenze


Le distro vengono spesso sviluppate pensando a specifici tipi di utenti o utilizzi, pertanto è facile individuare una distro Linux più adatta alle vostre esigenze.

Se usate Linux per la prima volta e cercate un nuovo sistema operativo per il vostro computer, vi consiglio di scegliere una distro per uso generico tra quelle più note e aggiornate con maggiore frequenza.

Detto ciò, a ciascuno la sua distro: ne troverete di diverse e per qualsiasi scopo, dall’intrattenimento ai server, dallo sviluppo a sicurezza e privacy, senza contare quelli per compiti molto specifici come il recupero dati.

Decidete qual è il vostro obiettivo e usatelo come base per la ricerca della vostra distro Linux ideale.


Nitrux

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Considerazioni

Se siete alle prime armi con Linux, iniziate il percorso con Nitrux, questa distro sfrutta alcuni dei progetti open source più stabili e apprezzati, come Ubuntu e il desktop KDE Plasma, con alcune modifiche volte a creare una distro adatta ai neofiti.

Anziché creare un ambiente desktop personalizzato da zero, Nitrux si affida alla nota versatilità di KDE Plasma, riprogettando alcuni componenti per semplificare il workflow dei nuovi utenti.

La distro offre un paio di layout per il desktop che consentono agli utenti di sfruttare al meglio lo spazio disponibile sullo schermo.

Nitrux personalizza anche alcune app di amministrazione, per rendere più accessibili da parte degli utenti meno esperti le attività come la gestione del firewall e i backup, inoltre include diverse app per vari usi.

La distro supporta e incoraggia anche l’uso di AppImages, che semplifica di molto l’installazione di app aggiuntive.

Infatti, Nitrux prevede di passare tutte le app con interfaccia grafica ad AppImages.

Queste ultime vengono avviate in un sandbox firejail, che rende Nitrux più sicura già dal primo utilizzo, rispetto ad altre distro Linux desktop.

Esiste una community molto attiva con cui potrete interagire su tutti i social più popolari.

Tuttavia, l’assenza di una sezione dedicata alla documentazione è un notevole svantaggio.

Nitrux è disponibile solo per i computer a 64 bit, ma è avviabile su macchine meno recenti grazie al BIOS Legacy, oltre che sulle più recenti macchine EFI.


Zorin OS

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Considerazioni

Il progetto Zorin OS è partito nel 2008 con l’obiettivo di rendere più intuitivo l’ambiente Linux.

I suoi sviluppatori volevano rendere Linux più accessibile ai normali utenti, introducendo elementi familiari nell’interfaccia utente.

La distro si rivolge agli utenti Linux meno esperti, magari abituati ai sistemi operativi proprietari più famosi, come Windows e macOS.

Ciò è possibile grazie all’app Zorin Appearance che modifica l’ambiente desktop Gnome per renderlo più simile a Windows sia dal punto di vista formale che funzionale.

Zorin è disponibile in varie edizioni.

Tre di queste, ovvero Core, Lite ed Education sono scaricabili gratuitamente.

Zorin si basa su Ubuntu e l’edizione Core è la versione standard che include tutte le app di cui avreste bisogno in un normale ambiente desktop.

Se avete un computer più vecchio, potete utilizzare l’edizione Lite, progettata per macchine meno performanti.

L’edizione Education, come suggerito del nome, è progettata per l’apprendimento e contiene tutte le app e le utility open source più famose in ambito formativo.

Esiste poi una quarta edizione, la Ultimate, attualmente disponibile per poco meno di €39 euro.

Incluse l’assistenza e alcune funzioni aggiuntive, come la possibilità di utilizzare un’interfaccia simile a quella di macOS, nonché diversi tipi di app e giochi.


Pop!_OS

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Considerazioni

Pop!_OS è sviluppato e aggiornato dal fornitore di hardware System76, e oltre a essere incluso nei prodotti venduti dall’azienda, è disponibile anche come download gratuito.

La distro offre alcune funzioni interessanti, che la rende un’opzione adatta soprattutto ai gamer.

Si basa su Ubuntu LTS e include un’interfaccia utente personalizzata con Gnome, chiamata Pop Shell.

Sebbene esistano diverse distro Linux dedicate al gaming, Pop!_OS si distingue grazie alla presenza di vari elementi utili per i gamer.

Ad esempio, gli sviluppatori hanno fatto in modo che sistemi grafici ibridi funzionino perfettamente sulla piattaforma.

Se avete una scheda grafica ibrida, la distro vi darà la possibilità di avviare i giochi sulla GPU tramite il menu contestuale.

Potrete passare anche dalla grafica con risparmio energetico a quella piena potenza e viceversa.

Esistono un paio di edizioni di Pop!_OS.

Oltre a quella standard, è disponibile una versione progettata in modo specifico per gli utenti Nvidia, che include anche i driver proprietari per il relativo hardware.

Pop!_OS, inoltre, sottopone l’installazione a crittografia per impostazione predefinita, offrendo un numero minimo app nella sua forma iniziale.

In questo modo potrete installare solo ciò che vi serve tramite l’intuitivo app store chiamato Pop!_Shop, che include anche app come Steam, Lutris e GameHub.


Kodachi

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Considerazioni

Kodachi è progettato per chi ha a cuore la propria privacy e richiede una distro protetta, anonima e a prova di tool forensi.

L’ultima edizione della distro si basa su Xubuntu 18.04.5 e impiega un desktop Xfce personalizzato. 

Kodachi è dotato di tutte le app pensate per sicurezza e privacy insieme ad alcune normali app che vi permettono di utilizzare la distro quotidianamente.

Il desktop personalizzato è pensato per non scoraggiare gli utenti alle prime armi e offre l’accesso a tutte le app pur restando molto intuitivo.

Per garantire la privacy, la distro instrada le connessioni a Internet tramite una VPN prima del passaggio alla rete Tor.

Se avete le giuste conoscenze, potrete personalizzare le impostazioni per connettervi al vostro servizio VPN personale.

In modo simile, per potenziare la sicurezza, Kodachi utilizza AppArmor per isolare le app.

Include anche diversi strumenti per la protezione della privacy, come VeraCrypt, zuluCrypt, KeePassXC, nonché Metadata Anonymization Toolkit (MAT) per la rimozione dei metadati dai file.

Le funzionalità anti-forensi si concretizzano con vari strumenti, fra cui uno che cancella la RAM.

La distro include anche un’opzione con cui potrete creare una password che, una volta inserita, consente di cancellare in modo sicuro tutti i contenuti dell’installazione crittografata di Kodachi.


Rescatux

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Considerazioni

Che stiate usando un PC con Linux o Windows installato, in caso di errori, potete utilizzare Rescatux per recuperare i dati.

Grazie a Rescatux, avrete a disposizione tutti gli strumenti più utili e importanti per risolvere vari problemi in caso di installazioni Linux e Windows che non si avviano.

La distro utilizza il leggerissimo desktop LXDE, che la rende utilizzabile anche su macchine meno performanti. 

All’avvio, la distro avvia automaticamente l’applicazione di assistenza chiamata Rescapp.

Si tratta di un’app intuitiva che consente di riparare gli errori anche agli utenti meno esperti.

Rescapp contiene varie opzioni suddivise in varie categorie, come Avvio, Grub, File System e Password, che vi consentono di eseguire le attività di riparazione più comuni, come il ripristino dei bootloader, la correzione dei file system e delle tavole di partizione, nonché il reset delle password sulle installazioni Linux e Windows.

I pulsanti all’interno di ogni categoria presentano etichette che ne descrivono chiaramente le funzioni.

Una volta fatto clic, si apre la documentazione pertinente, con spiegazioni chiare sui passaggi eseguiti dalla distro per risolvere il problema.

Se siete utenti avanzati, potete bypassare Rescapp e avviare gli strumenti di ripristino direttamente dall’interfaccia a riga di comando per risparmiare tempo.

Il progetto Rescatux, inoltre, offre tantissime guide e video con istruzioni per aiutare gli utenti meno esperti.


Parrot Security

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Parrot Security è un’ottima distro per i test di penetrazione e la valutazione delle vulnerabilità, in grado di fare molto di più rispetto ad altre distro come Kali Linux.

Se avviate Parrot da un’unità USB, potrete decidere di creare una partizione permanente per salvare le modifiche. Gli sviluppatori, però, hanno avuto anche la lungimiranza di permettervi di sottoporre la partizione a crittografia per la massima sicurezza.

La distro offre una vasta selezione di strumenti, ordinatamente inseriti in un menu suddiviso per categorie.

Qui troverete gli strumenti in base al loro utilizzo, ad esempio raccolta di informazioni, analisi della vulnerabilità, attacchi password, ambito forense digitale e molto altro.

Parrot, inoltre, aspira a essere utile anche per gli utenti medi che hanno bisogno di una distro sicura e focalizzata sulla privacy, come hacktivist e giornalisti.


OpenMediaVault

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Open Media Vault (OMV) è una distro basata su Debian, progettata per convertire i vecchi computer inutilizzati (o i Raspberry Pi) in una soluzione NAS.

La distro è facile da installare ed è gestibile facilmente tramite l’intuitiva interfaccia di amministrazione basata su browser.

Potete utilizzare OMV per collegare più dischi in vari livelli di RAID software o utilizzarli solo come silo di archiviazione accessibili tramite la rete attraverso i protocolli più comuni, come SSH, SMB/CIFS, FTP, Rsync ecc.

Ma l’aspetto migliore è che potete ampliare l’utilizzo del vostro server OMV NAS tramite l’installazione di vari plug-in.


Porteus

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Sebbene possiate utilizzare virtualmente quasi tutte le distro Linux tramite dispositivi USB, Porteus è una delle poche progettate appositamente per questo tipo di utilizzo.

La distro è disponibile in varie edizioni, ciascuna con un diverso ambiente desktop.

La più pesante occupa solo 300 MB, tutte le versioni, in ogni caso, sono progettate per l’utilizzo da dispositivi rimovibili e riscrivibili come unità USB e schede SD.

La distro si avvia velocemente e consente l’archiviazione permanente per impostazione predefinita.

L’unico svantaggio è che il progetto non viene aggiornato con regolarità.

Sebbene l’ultima versione stabile risalga al 2018, resta ancora perfettamente utilizzabile e, al momento, gli sviluppatori, stanno lavorando sul prossimo aggiornamento principale.


Manjaro

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Considerazioni

Arch Linux è una delle distro più versatili che segue un modello di distribuzione delle versioni noto come rolling.

Inoltre ha uno dei processi di installazione più impegnativi e complessi.

Manjaro offre tutti i vantaggi di Arch in una distro facile da installare e utilizzabile fin da subito.

La distro è disponibile in varie versioni ufficiali e supportate dalla community, ognuna delle quali dotata di ambienti desktop diversi.

Tutte le versioni sono dotate di tutte le normali app per desktop e un certo numero di app personalizzate per semplificare varie attività amministrative.

Inoltre, il tutto è accompagnato da una documentazione completa e una community di utenti molto attivi e disponibili ad aiutare i neo arrivati.


Puppy Linux

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Puppy Linux è una delle nostre distro preferite per dar nuova vita a macchine vecchie e rimetterle in funzione.

Il progetto, infatti, è composto da varie distro, ognuna delle quali è basata su una distro diversa.

Ad esempio ne esiste una basata su Ubuntu e un’altra su Slackware.

A dispetto delle dimensioni ridottissime, Puppy è imbattibile in termini di funzionalità immediate ed esiste un’applicazione praticamente per qualsiasi attività dobbiate svolgere su desktop.

Non deve sorprendere, comunque, che Puppy abbandona le app più popolari in favore di controparti più leggere.

Le più iconiche includono Joe’s Window Manager e il file manager Fox-Filer che dona alla distro il suo aspetto inconfondibile.


Arch Linux

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Arch Linux è una delle distro più popolari fra gli utenti Linux esperti che vogliono creare le proprie installazioni personalizzate.

Mentre le distro Linux tendono a fornire un insieme predefinito di app, Arch consente agli utenti di assemblare da zero la propria installazione.

Lo svantaggio di questa configurazione, tuttavia, è che l’installazione di Arch è alquanto impegnativa.

Sebbene il processo sia ben documentato, resta comunque molto complesso per l’utente Linux desktop medio.

Tuttavia, grazie all’ampio repository di pacchetti, agli strumenti di gestione e al modello di distribuzione rolling di Arch, sono nati diversi progetti come Manjaro, che racchiudono i suoi vantaggi in distro più facili da gestire e installare.


Solus

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Solus è una distro per uso generale utilizzabile per varie attività desktop standard.

Infatti, si propone come la piattaforma ideale per gli sviluppatori.

Sul sito web della distro, potrete leggere che supporta vari editor avanzati e IDE come Atom, Idea e Gnome Builder.

Inoltre, potete gestire il codice in sistemi di controllo con varie versioni, come Git, Bazaar e altre attraverso strumenti grafici quali GitKraken e git-cola.

Inoltre, il sito afferma che il sistema operativo supporta vari linguaggi di programmazione come Go, Rust, PHP, Node.js e Ruby, e che potrete scaricare diversi altri strumenti di sviluppo e librerie dai repository offerti.


NethServer

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Se non avete tempo di configurare e implementare un server manualmente, potete utilizzare la distro di NethServer per distribuire diversi servizi di rete con un solo clic.

Ad esempio, NethServer vi consente di configurare filtri web, server di posta elettronica, file server, web server, firewall, VPN, chat di gruppo tipo Slack e vari altri servizi.

La parte migliore è che potete implementare e configurare ogni aspetto del server tramite un’intuitiva interfaccia su browser.

La distro basata su CentOS offre tutte queste funzioni gratuitamente, il che la rende la scelta ideale per le piccole imprese.

Tuttavia, il progetto offre vari livelli di supporto professionale per le organizzazioni più grandi, partendo da un costo annuale fisso.


OPNsense

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Grazie al sistema inline di prevenzione delle intrusioni, OPNsense è una delle migliori distro per i firewall.

Inoltre, non si limita a fornire un firewall solido, dato che offre anche vari altri servizi di rete.

OPNsense vi consente di mostrare un captive portal, definire il traffico, rilevare e prevenire le intrusioni e configurare una VPN, nonché molto altro.

Potete gestire tutti i servizi tramite un’intuitiva interfaccia utente, che risulta moderna e ben documentata, oltre che disponibile in varie lingue.

Tuttavia, OPNsense tecnicamente non è una distro Linux, infatti si basa su HardenedBSD, un fork di FreeBSD focalizzato sulla sicurezza. 


Raspberry Pi OS

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Esistono varie distro per Raspberry Pi, tuttavia il punto di partenza ideale è rappresentato da Raspberry Pi OS, ovvero la distro ufficiale di Raspberry Pi, e per un buon motivo.

Precedentemente nota come Raspbian, questa distro basata su Debian sfrutta un ambiente desktop personalizzato, leggero e basato su LXDE con Openbox.

In questo modo, non solo vengono richieste meno risorse per le attività basilari, ma la distro ottiene un aspetto elegante e ben confezionato.

La più recente iterazione di Raspberry Pi ora è utilizzabile con un computer abbastanza funzionale, e gli sviluppatori della distro hanno fatto in modo che funzioni in modo perfetto con i più popolari software di videoconferenze come Google Meet, Microsoft Teams e Zoom.


Ubuntu Server

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Per certi aspetti, Ubuntu Server ha la stessa popolarità della controparte desktop.

Infatti, Ubuntu produce le versioni LTS e non LTS sia della versione server che desktop.

Ubuntu Server funziona su tutte le architetture principali, fra cui x86-64, ARM64, POWER9, IBM s390x, RISC-V e altre.

La distro è nota anche per lo sviluppo di piattaforme di cloud computing e il progetto offre anche immagini cloud per AWS e Azure.

Infatti, Canonical afferma che oltre il 55% dei cloud OpenStack vengono già eseguiti su Ubuntu ed è possibile configurare un cloud OpenStack gestito per la vostra azienda a pagamento.


DebianEdu Skolelinux

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Alcuni dei migliori software per l’istruzione sono open source e DebianEdu Skolelinux raccoglie in sé i migliori.

La distro è il frutto della collaborazione fra i due progetti che le danno il nome.

A parte gli strumenti educativi, la distro include anche la gamma completa di app desktop, che vi consentirà di utilizzare la distro per le vostre attività quotidiane.

Uno degli aspetti migliori della distro, comunque, è il fatto che include un server con terminale preconfigurato che tiene conto dei requisiti di un tipico istituto di formazione.

Oltre a installare la distro sul computer, potrete distribuirla facilmente su più computer, ad esempio in un laboratorio di informatica.


EasyOS

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EasyOS è un progetto sperimentale dello sviluppatore originale di Puppy Linux.

Sebbene possa sembrare come una delle tante varianti di Puppy, la distro è progettata da zero, allo scopo di sperimentare l’utilizzo dei container su desktop.

EasyOS sfrutta i container per creare una distro sicura ma comunque facile da gestire.

Ciò che risulta più interessante è che non impiega alcuna delle tecnologie container esistenti come LXC e Docker, ma piuttosto utilizza la propria soluzione proprietaria.

Ciò aiuta a isolare singole app e consente di eseguire distro complete con il minimo dispendio di risorse.

L’aspetto migliore è che la distro non richiede troppa familiarità con il suo approccio basato su container per poter essere utilizzata al meglio.


Scelta distro direttamente sul sito ufficiale Linux


Dal seguente link avrete l’opportunità di poter rispondere a 4 semplici domande per vedere i consigli che la piattaforma propone basandosi sulle vostre risposte scegliendo fra le 9 distro più conosciute dagli utenti.



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