Differenze fra tutti i tipi di RGB

Differenze fra tutti i tipi di RGB

Negli ultimi anni abbiamo visto un’enorme diffusione di periferiche, case, dissipatori e altri componenti per PC dotati di luci RGB.

Motivo per cui molte volte non si sanno distinguere le differenze fra tutti i tipi di RGB.

I LED hanno l’abilità di combinare differenti diodi LED colorati in un elemento.

Tutto ciò permette di creare diverse tonalità, mentre consumano una quantità minima di energia.

Quando però si parla di “RGB” è necessario comprendere alcune terminologie correlate:
RGB+W e RGB+WW


Differenza e spiegazione del termine RGB


Molti utenti ormai conoscono cosa significhi “RGB”, ovvero la palette di colori Red (rosso), Green (verde) e Blue (blu) che associa un valore a ogni colore, fornendo così tante sfumature e combinazioni diverse.

Quando vediamo “RGB” sulle etichette o discutiamo dell’illuminazione RGB presente su hardware e periferiche, ci riferiamo spesso a LED RGB che usano diverse combinazioni di moduli di illuminazione rosso, verde e blu all’interno di un singolo LED, per produrre più di 16,7 milioni di colori diversi.

I valori di tonalità di colore dei LED sono derivati dall’incremento del valore di rosso, verde e blu nella scala di colore RGB, che spazia da 0 a 255.

Dunque, se facciamo 256 x 256 x 256 otteniamo 16.777.216 milioni di combinazioni possibili.

Nei casi in cui l’illuminazione RGB si connette a una scheda madre per il controllo (ad esempio nel caso di ventole o strisce led), questi LED, se sono stati prodotti di recente, adottano un connettore RGB a 4 pin.

Questo connettore è spesso usato sui controller RGB di ultima concezione, schede madre e ventole, ed è di gran lunga la più comune implementazione dell’illuminazione RGB, tuttavia, una nuova variante con cinque pin RGB+W, sta diventando sempre più comune.


Differenza e spiegazione del termine RGB+W


RGB+W è quasi uguale a “RGB”, ma con il valore aggiunto di un singolo led di colore bianco.

Un RGB+W usa questo LED bianco in più in aggiunta ai classici rosso, verde e blu, questo permette di avere colori più brillanti e transizioni tra i colori più naturali.

I punti di luce LED possono includere il LED bianco o averlo separato; l’ultima configurazione permette di avere una luce bianca più pura.

L’aggiunta del LED bianco richiede un sistema di connessione a 5 pin, al posto del più comune 4 pin che troviamo di solito integrato in hardware di diverso tipo, dunque è bene controllare la compatibilità.


Differenza e spiegazione del termine RGB+WW


RGB+W definisce diodi LED che riescono a riprodurre un bianco più freddo (sopra 5000 Kelvin nella scala di temperatura colore), mentre RGB+WW fa uso di diodi LED più caldi (con un valore più basso di 5000 Kelvin) per riprodurre una scala di colori più vivida.

La dinamica di funzionamento è simile a quella degli RGB+W.

Sia gli RGB+W che gli RGB+WW sono studiati per soddisfare esigenze simili, ma con approcci diversi.

Come gli RGB+W, anche gli RGB+WW possono avere il LED bianco insieme agli altri o vicino, ma separato dai LED RGB.

Come RGB+W, anche l’RGB+WW usa una connessione a 5 pin nella maggior parte delle implementazioni e la connessione potrebbe non essere compatibile con alcune delle soluzioni a 4 pin attualmente disponibili.


NOTA FINALE per gli ARGB


Il termine ARGB (Addressable RGB) indica la tipologia di led più recente.

In questo caso i led sono detti indirizzabili e possono assumere un colore separato uno dall’altro in qualsiasi momento.

Ogni singolo gruppo di led presente su una striscia si può comportare in modo diverso rispetto ai led adiacenti sulla stessa striscia.

Ad esempio su un’unica striscia posso impostare alcuni led rossi ed altri gialli.


Esempio di ARGB


Nei modelli ARGB il cambio di colorazione avviene in modo sequenziale.

Ipotizziamo che su una striscia ci siano 5 gruppi di led.

Voglio far accendere il primo ed il quarto gruppo di colore rosso, mentre gli altri di colore giallo.

Il segnale parte dal primo gruppo di led attivando il colore rosso, poi passa al gruppo 2, 3 attivando il colore giallo, poi al gruppo 4 attivando il colore rosso ed infine al quinto gruppo impostando il colore giallo.

A seconda del controller utilizzato per gestire la colorazione dei led ed anche in base al tipo di striscia, la velocità di transizione da un colore all’altro può essere più o meno veloce.

I led ARGB ti consentono quindi di avere molti più effetti e giochi di colore rispetto ai classici RGB.


Conclusioni


La maggior parte dell’hardware per PC che integra gli RGB, integra una soluzione standard (ovvero senza la “W” o la “WW”).

Tecnicamente la qualità è minore, ma si riduce nettamente il costo.

La maggior parte delle soluzioni RGB+W a 5 pin possono usare la connessione RGB a quattro pin senza speciali adattatori.



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