Differenze della tecnologia M.2

Differenze della tecnologia M.2

L’interfaccia M.2


M.2 è uno standard di espansione interno nelle schede madri e nei notebook, è concepito come un successore dello standard mSATA e viene introdotto per la prima volta da Intel nel 2012 sotto l’etichetta Next Generation Form Factor (NGFF).

Per quanto riguarda l’uso, questa interfaccia è più flessibile in quanto tramite l’M.2 possono essere trasmessi, non solo i segnali SATA, ma anche i segnali USB e PCIe.

In questo modo tramite un’unica interfaccia è possibile utilizzare diverse tecnologie, come ad esempio WLAN, Bluetooth, GPS o NFC.


Dove viene utilizzata la tecnologia M.2


Già molti notebook o pc desktop contengono almeno un’interfaccia M.2 presenti sulla scheda madre.

In questi casi l’interfaccia M.2 è l’ideale per collegare degli SSD in spazi molto ridotti, come ad esempio in Ultrabook o in personal computer molto compatti.

I moduli M.2 si distinguono per il design compatto per differenti dimensioni.

Grazie anche al loro basso consumo, gli SSD M.2 possono facilmente essere utilizzati come unità di avvio nei sistemi integrati.


Quali varianti di interfacce sono presenti in commercio


Lo standard M.2 contiene fino a quattro linee PCIe, una SATA 6 Gb/s e/o una porta USB 3.0.

Quindi è possibile collegare dispositivi PCI Express così come è possibile collegare SSD SATA.

Inoltre, entrambi i bus di questi sistemi, possono essere utilizzati contemporaneamente.


Come sono progettate le varie interfacce


Tutti le interfacce M.2 hanno forma rettangolare.

Al loro lato anteriore mostrano una serie di connettori maschio ed al loro lato posteriore una superficie generalmente liscia, senza componenti elettronici.

Questa superficie è essenziale in quanto vi deve essere posizionato sopra il modulo M.2.

Il modulo viene inserito nell’apposito slot e successivamente fissato con una vite. I componenti elettronici del modulo possono essere montati sul lato superiore del modulo stesso, così come il loro lato inferiore.

Ecco perché la superficie dell’interfaccia M.2 deve essere priva di qualsiasi altra componentistica.

La dimensione di un modulo M.2 è caratterizzata dal suo fattore di forma.


Il fattore di forma è determinato da:

  • Larghezza x lunghezza (in millimetri).
    Ad esempio, il fattore di forma 2260 significa che il modulo M.2 ha una larghezza di 22 mm e una lunghezza di 60 mm.
  • I componenti più lunghi hanno una lunghezza di 110 millimetri.
  • Allo stato attuale, gli SSD M.2 più comuni hanno una larghezza di 22 mm e una lunghezza di 42 mm, 60 mm o 80 mm.
fattore di forma SSD NVME M.2
Esempi di fattore di forma >>> 1630 Key E • 2230 Key E • 3030 Key A • 2242 Key B+M • 3042 Key A • 2260 Key M • 2280 Key B+M

Significato delle varie interfacce


La forma dei connettori M.2 si differenzia a seconda dell’interfaccia che la porta M.2 fornisce.

Ogni modulo M.2 è caratterizzato in un preciso punto da un “intaglio”.

Questo intaglio mi identifica il tipo di Key e quindi il tipo di connettori.

Attualmente i moduli possono essere di tipo Key B, Key M, Key A e Key E, oppure insieme Key B+M e Key A+E.

Lo slot M.2 e il modulo M.2 devono avere la stessa tipologia per garantire la compatibilità.

Significato delle varie interfacce M.2

Differenze dei connettori Key A, Key E, Key A+E
Figura schematica dei connettori Key A, Key E, Key A+E

Velocità connettori M.2
Dipende dalla connessione interna della motherboard

Un articolo interessante è il seguente in merito ai consigli sugli acquisti dei dispositivi SSD SATA ed NVME.



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