Differenza MBR e GPT

Differenza MBR e GPT

I sistemi operativi gestiscono i file e le cartelle tramite una struttura dati chiamata file system.

Riassumendo in maniera semplicistica, si tratta di una sorta di meccanismo con il quale i file sono posizionati e organizzati su dispositivi informatici utilizzati per l’archiviazione dei dati.

Ogni file system risiede su una porzione di disco, detta partizione: una suddivisione logica in aree indipendenti dell’interno disco.

Ogni partizione può impiegare un file system diverso dalle altre.

Queste informazioni sono salvate in una struttura dati dedicata sul disco stesso secondo le specifiche di uno di due formati: MBR o GPT.

MBR (Master boot record) è un formato introdotto per la prima volta dal sistema operativo PC DOS 2.0 di IBM nel 1983, mentre sul finire degli anni novanta, Intel ha così proposto GPT (GUID Partition Table), un formato più moderno, realizzato espressamente per superare le tante limitazioni di MBR, e perfettamente adatto anche alla tecnologia odierna.


Master Boot Record


Caratteristiche:

Supporta al massimo dischi fino a 2 TB.

Supporta al massimo 4 partizioni primarie.

Non è in grado di avviare direttamente il sistema operativo – carica invece un secondo programma dedicato (second-stage bootloader).

Non prevede un metodo per rilevare la corruzione della tabella delle partizioni.

Le informazioni sul partizionamento sono salvate solo all’inizio del disco – se si corrompono, il disco diventa illeggibile.


GUID Partition Table


Caratteristiche:

Supporta dischi fino a 9.4 ZB (zettabyte).

N.B.: si stima che l’intera rete Internet nel 2013 ammontasse a 4 ZB.

Non prevede alcun limite al numero di partizioni creabili (ma Windows impone un limite massimo di 128 partizioni).

Abbinata al UEFI è in grado di avviare direttamente il sistema operativo caricando direttamente i file dalla partizione.

Prevede un’area dedicata a conservare le informazioni necessarie a rilevare la corruzione della tabella delle partizioni (checksum CRC32).

Conserva un backup delle informazioni sul partizionamento alla fine del disco, vengono ripristinate automaticamente in caso venga rilevata la corruzione della copia principale.


Limiti e funzioni partizione MBR


Caratteristiche:

Tale partizione è più indicata per le schede SD/microSD.

Per garantire la compatibilità con le fotocamere e videocamere digitali nelle quali le andremo presumibilmente ad impiegare, è probabilmente meglio rimanere con MBR.

Obbligatorio usare MBR anche per i dischi sui quali installare Windows 7 32 bit (o generazioni precedenti).

I vecchi netbook con processori Intel Atom sono la principale circostanza nella quale questo si verifica.

Un’altra circostanza nella quale MBR è la scelta obbligata sono i vecchi PC governati dal BIOS, e non dal più moderno UEFI.

In tal caso, il disco di boot che ospita il sistema operativo deve necessariamente impiegare MBR (ma potremmo comunque utilizzare GPT per eventuali altri dischi non “di boot” contenenti dati).

Infine, ricordiamo che Windows XP e precedenti non riconoscono in alcun modo GPT.

Se prevediamo di usarlo o di collegare ad esso chiavette USB o dischi esterni, evitiamo GPT in favore di MBR.


Limiti e funzioni partizione GPT


Caratteristiche:

La partizione GPT prevede una funzione di retro-compatibilità chiamata protective MBR.

Ai sistemi operativi e tool di gestione disco che non supportino GPT viene mostrata un’unica partizione primaria che copre l’intero disco.

Questo fa sì che i software di partizionamento obsoleti non interpretino erroneamente i dischi GPT come non-inizializzati, oppure sprovvisti di partizioni, minimizzando il rischio che l’utente crei danni con una ripartizione.

Detta partizione fittizia si presenta con un file system non riconosciuto, e i file non sono dunque accessibili.

Di conseguenza, per accedere ad un disco che utilizzi il formato GPT è necessario che il sistema operativo lo supporti esplicitamente.


Compatibilità con sistemi operativi Windows


Caratteristiche:

Solo Windows XP, Windows Server 2003 e precedenti non sono in grado per nulla di accedervi.

Con Windows 7, Windows 8 e Windows 10 non c’è invece alcun problema.

Diversa è la situazione in cui si desideri installare il sistema operativo su di un disco GPT e utilizzarlo per il boot del PC.

Questo scenario è supportato solo da:

  • Windows Server 2016
  • Windows 10
  • Windows 8.1
  • Windows 8
  • Windows Server 2012
  • Windows Server 2008 R2
  • Windows 7 x64 (64 bit)

C’è però un altro requisito per avviare Windows da un disco GPT: il sistema deve impiegare UEFI, e non il classico BIOS.

In caso contrario, viene mostrato un errore in fase di setup e non è possibile proseguire.

Proprio la mancanza della compatibilità con UEFI fa sì che tutte altre generazioni e declinazioni di Windows precedenti, fra le quali appunto Windows 7 a 32 bit, non possano essere avviate da un disco che impieghi lo schema di partizionamento GPT.

Potrebbe anche interessarti un articolo inerente su come inizializzare i dispositivi di memoria non riconosciuti oppure su come capire le differenze tra ntfs, exfat e fat32.


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